A CUNEO CONFERENZA/DIBATTITO su BRUNO BETTELHEIM con Elvio Mattalia
Biblioteca Centro Studi Cavaglion Cuneo 12 gennaio 2017
BRUNO BETTELHEIM: STUDI e APPROFONDIMENTI delle PROBLEMATICHE EDUCATIVE
“… ogni società, educando la futura generazione, pone al bambino, in ogni stadio dello sviluppo, particolari esigenze che derivano dallo specifico modo di vita di quella società. Tali esigenze raggiungono il bambino mediante gli atteggiamenti che egli incontra nelle persone che si prendono cura di lui; atteggiamenti che insieme lo mettono in grado e lo costringono a risolvere i problemi posti dal suo sviluppo.
E questi problemi non sono altro che i conflitti che la società permette o esige. È proprio il modo in cui si risolve questo conflitto che lo porta sempre più vicino a diventare un membro vitale ed efficiente di quella società …
B.Bettelheim, I figli del sogno, Mondadori, Milano 1977
Nella ricca produzione di libri dello psicoanalista infantile Bruno Bettelheim spiccano i testi che hanno approfondito specificamente il rapporto figli – genitori (Un genitore quasi perfetto, Dialoghi con le madri) e insegnanti e alunni (Imparare a leggere). E’ però possibile rintracciare nei suoi scritti le moltissime riflessioni o considerazioni educative, pedagogico-didattiche concernenti scuola, famiglia, società, che li attraversano costantemente.
Un confronto interessante tra il sistema educativo nel mondo è stato sviluppato ne I Figli del sogno, (in particolare tra il nostro modo occidentale di vivere e quello israeliano); l’attenzione all’infanzia, d’altronde, è alla base di Il mondo incantato,uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe.
Al centro dei suoi studi sui bambini con grandi disagi comportamentali o sui bambini autistici (L’amore non basta, La fortezza vuota) essenziale è stata la qualità della relazione educativa adulto (genitore/insegnante) bambino/ragazzo/alunno che concerne non solo i soggetti con gravi difficoltà, qualità di relazione che oggi è sempre più trascurata o messa in crisi da genitori (sempre più assenti) e insegnanti (il cui tempo a scuola riserva sempre meno tempo all’ascolto).
Specificamente per quanto riguarda la scuola Bruno Bettelheim si è occupato dei parametri che organizzano l’intervento didattico: lo spazio, il tempo, le attività (“L’influenza dell’ambiente sul bambino” in Abitare con i bambini di L.Burkhard , “Una ragione per agire” in La fortezza vuota e in Psichiatria non oppressiva).
Particolarmente interessante per quanto concerne la riflessione che ogni docente dovrebbe dedicare al proprio intervento per renderlo più efficace, è evidenziata in Psichiatria non oppressiva e in L’arte dell’ovvio – scritto con Alvin Rosenfeld. In questi testi Bettelheim descrive una modalità di osservazione del lavoro di insegnanti ed educatori che può offrire interessanti possibili implicazioni all’interno della propria pratica scolastica.
Infine, nel mondo incantato, Bettelheim ci dice quanto sia importante nella vita di ognuno la ricerca di sensi e di significati per direzionare positivamente le proprie scelte in vista del proprio benessere e quanto sia quindi essenziale per genitori e insegnanti aiutare/accompagnare il bambino-ragazzo/allievo in questa faticosa ricerca.
L’incontro, attraverso il confronto con il pubblico presente vuole offrire a chi vi partecipa la possibilità di valutare quanto delle intuizioni, considerazioni, riflessioni di Bettelheim possa ancora essere attuale oggi.
Elvio Mattalia
Il relatore, già insegnante, dirigente scolastico e psicologo, lavora attualmente come psicopedagogista presso l’associazione ARSDiapason di Torino che si occupa di scuola, di salute mentale, di formazione del personale scolastico e sanitario. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Cuneo psicologia, pedagogia e didattica dell’arte. Da sempre si è occupato di integrazione scolastica di alunni con disagio.