di Anna Improta
Svegliarsi la mattina…sollevarsi dal letto e sorridere
Pensare che forse è stato solo un sogno.. Che incubo.. dai era solo un sogno,
lungo , forse troppo…ma mettendomi gli occhiali, scuoto la testa…ma dai che sogno strano.
Ero chiusa in casa, non potevo uscire , se non per fare la spesa, o in farmacia, “mascherina e guanti”…
Ma dai che strano sogno!…alzandomi in piedi, e stiracchiandomi un po’ , un lungo respiro mi esce …sembra quasi che voglia liberarmi da questo strano sogno.
Si ero costretta a stare a casa, non potevo salutare, parlare abbracciare nessuno…cavolo neanche stringere la mano a chi incontravo.
Ma soprattutto non potevo raggiungere le persone che amavo di più.
Girando il capo e grattandomi intensamente la testa , mi dico “dai che incubo altro che sogno”.
Però che strano questo sogno
mi ha dato un senso, avevo la determinazione di me, chi ero , cosa volevo.
Si potevo avere tempo di leggere, pensare , ma soprattutto assaporare gli odori di quella natura che avevo dimenticato.
Si, ricordo che non c’era nessun rumore, solo gli uccellini, nessun clacson, urla o bar che senza ritegno mette la musica in alta voce…
però che bel sogno.. poter respirare area pura, il cielo bello azzurro. Ed io a cercare dentro di me il mio tempo. .scandito da me solo da me…
ormai vestita, mi avvicino alla porta, lieta, saluto a casa ..e apro la porta ..ma li accanto l‘uscio cosa vedo? .mascherina e guanti.
Allora non era un sogno…e con calma ritorno in camera e chiudendo gli occhi riassaporo il silenzio, la natura che con assordante silenzio si fa notare .
Ricordo …ricordo ora è reale che sogno…ma che strano, un pensiero che doveva essere cupo mi fa sorridere, e con un sorriso…mi dico tra me…
Ma forse non è un incubo ..forse … qualcosa di buono è nato da questo periodo.. forse ..mi leggo e spero ancora di leggermi…spero.
anna improta 20 aprile 2020
anche a me è capitato all’inizio di questa pandemia di svegliarmi credendo di essere in un sogno… nessun rumore nessun movimento fuori dalla finestra e soprattutto sentire nel pieno del centro di Napoli gli uccellini sugli alberi! questa poesia spiega bene come ci si sente e mi ha fatto venire in mente questa sensazione!