A cura della Redazione
Premessa
Molte associazioni del no-profit lavorano per la crescita di una nuova e vera cultura dell’Infanzia e di solidarietà verso i più deboli.
Riteniamo strumenti significativi la legge L.104 del 1992 per la tutela e l’integrazione sociale delle persone con handicap come molte altre che le completano e integrano, quanto la legge L.285 del 1997 che emana disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, la donna la famiglia.
La realtà però ci dice che tutto ciò non basta.
Il lavoro che in questi anni è stato svolto da Enti Locali, ASL, Associazioni, coop, Servizi e professionisti nelle scuole, nei consultori, nelle comunità e CST, con le famiglie, con persone bambini e adulti con handicap mette in luce in modo diffuso e molto variegato che le Leggi pur BUONE e Fondamentali mancano nel concreto, “nella messa in atto” di strumenti operativi snelli, efficaci e praticabili in ogni realtà istituzionale, rimangono invece spesso soltanto enunciazioni di principio.
Per Garantire un equo welfare state a livello italiano, europeo, internazionale,
Non bastano le Leggi, Leggi Buone come queste e le tantissime altre ci vogliono:
le istituzioni, gli enti, i professionisti, i cittadini, le persone reali
che nel quotidiano applichino con competenza, scienza, coscienza
Traducano culture filosofie, diritti, doveri in Buone Pratiche
Occorre oggi e per il futuro, allargare la condivisione
alla Cultura del Rispetto della Diversità della Persona
Cultura che non fa ancora parte integrante neppure della cultura pratica dei Servizi e delle Istituzioni Sanitarie, Educative, Sociali .. (= Qualità Totale),
che non è ancora diventata Cultura della Civiltà Moderna
Quello che più ci allarma è il rischio che diventi facile a ciascuno abituarsi al “disagio” a tal punto da non riuscire davvero a provare più emozione, indignazione di fronte alle sofferenze se appartengono all’Altro.. ..
Troppo spesso i cittadini più deboli incontrano l’indifferenza dei troppi professionisti, che dovrebbero occuparsi della loro salute… ..
La realtà del quotidiano della sofferenza e della crescita richiede RISPOSTE concrete !
Per questo lanciamo un Appello
a Genitori, Insegnanti, Direttori Didattici, Amministratori, Associazioni, Cittadini, Personalità di Cultura , ad ogni Cittadino di Coscienza per esprimervi le nostre preoccupazioni
- VOGLIAMO leggi come la L.104, L.285 e del Welfare FATTIBILI
- E perché siano Fattibili, Operanti, Qualificate devono essere
- FIRMATE e Finanziate DA TUTTI i Ministeri
- GARANTITE da accordi OPERANTI a livello Locale
- CONCORDATE con tutte le Associazioni e realtà di base
Vogliamo avviare una ricerca comune che parta dall’esperienza di tanti e da questa possa elaborare proposte inter-associative da presentare nel 2018 e nei successivi anni, alle Istituzioni al Governo
CHIEDIAMO
- miglioramento e fattibilità delle attuali leggi di tutela dell’handicap (L.104 e collaterali)
- creazione di strutture aperte, non ghettizzanti per l’handicap, centrate su criteri e metodi di integrazione, validabili, e nelle prospettive umanitarie della UE
- creazione di strutture permanenti di documentazione, formazione, ricerca sulle problematiche dell’integrazione scolastica, sociale, al lavoro, all’autonomia abitativa.
- creazione di un Osservatorio permanente sulla applicazione reale e locale delle leggi per la prevenzione e la tutela dell’handicap (L104) e sulle buone pratiche nei servizi socio sanitari ed educativi
- creazione di un Centro Studi e ricerche per la prevenzione e cura dei disturbi psichici dell’infanzia ed adolescenza nell’ambiente di vita
- creazione di Master e stages per la qualificazione dei professionisti, operatori dei servizi al lavoro interprofessionale d’equipe in educazione e salute mentale del bambino, adolescente, famiglia.
appello manifesto 1999- primo meeting CulturaSolidarietà
Condivido pienamente l’appello oltre i limiti dell’handicap e la preoccupazione della “disumanizzazione” e mi è venuto in mente una favoletta-
❝ C’era una volta un laghetto di montagna con acqua freddissima dove viveva una rana che nuotava e saltellava tranquillamente durante il giorno ed anche la notte, si divertiva da impazzire, era felicissima. Un bel giorno, non si sa bene perché, forse a causa del riscaldamento climatico, forse a causa di qualche incantesimo, l’acqua del laghetto iniziò a scaldarsi progressivamente fino a diventare tiepida. La rana si sorprese ma trovò la situazione piuttosto gradevole, si disse che la nuova temperatura era favorevole ai suoi reumatismi e continuò a nuotare. La temperatura dell’acqua aumentava i fino a diventare caldissima. La rana iniziava a sentirsi stanca, a perdere le forze ma non reagì perché gradiva la sensazione del calore che le procurava l’acqua caldissima. Purtroppo la temperatura continuò a salire fino a 50 gradi centigradi e così la nostra cara rana mori bollita”
………….Se l’acqua del laghetto fosse salita direttamente a 50° , la nostra cara rana avrebbe potuto salvarsi balzando fuori del laghetto….. con un forte colpo di zampa!!!!!!
invece che adattarsi….. reagire per Salvarsi……
Questa favoletta è il “principio della rana bollita” -utilizzato da molti intellettuali come Noam Chomsky, Gregory Bateson, ecc, per descrivere che l’essere umano, pur specie animale la più adattabile, riesce ad accettare e tollerare l’intollerabile in modo passivo fino alla perdita dei valori e dell’etica…..
Distinti saluti
Lina Sciandra
segnalo l’appello del neurospichiatra infantile Benedetti
https://www.change.org/p/ministro-della-sanita-appello-a-cambiare-l-approccio-ai-bambini-con-difficoltà-evolutive?signed=true
COMMENTO
Questo APPELLO, oggi rinnovato e presentato su questo sito, è stato lanciato dalla nostra associazione all’inizio del 2000 ( inizio secolo !) le sue motivazioni /evidenze, le sue richieste ed obiettivi , si rinnovano anno dopo anno , non perchè siamo testardi (anche) ma perchè si rinnovano ancor più in questo decennio 2009-2019 in cui alle diffuse e positive realizzazioni e applicazione della L.104 e correlate si manifestano ulteriori criticità e precarietà storiche e si apre un 2020 in piena e dichiarata – crisi dell’intero sistema del Welfare State italiano ! con una legge del terso settore..ancora sospesa..(ed affossata?)
Le segnalazioni di disservizio non sono solo statistiche e “accezioni” giornalistiche in pasto alla bagarre politica, sono situazioni, contesti, episodi, condizioni della realtà e vita quotidiana dei cittadini utenti/pazienti/clienti e degli operatori/professionisti/specialisti del Sistema Sanitario ed Assistenziale di e, in, ciascun territorio regionale ( indipendentemente da qualsiasi tipo di amministrazione politica/partitica che sia al Governo della Regione /Enti Locali/sanita/assistenza/istruzione/cultura/lavoro!
abbiamo, siamo Un Sistema Sanitario Malato nei troppi sottosistemi che lo tutelano !
ECCO perchè oggi Dicembre 2019 rilanciamo come fu all’inizio, l’APPELLO oltre i limiti dell’Handicap
INVITANDO ogni cittadino a unire la loro firma/puntodivista/ testimonianza/proposta,
all’appello -petizione ( sempre aperto e aggiornabile dai cittadini) che rivolgiamo alle ISTITUZIONI competenti.
Le sottoscrizioni e la raccolta firme ” oltre i limiti dell’Handicap”
ed alla ” wishlist dei cittadini del movimento CulturaSolidarietà”
possono essere fatte on line (anche su queste pagine e su fb)
o presso
i PUNTI INFOCardClub-CentriniziativaCulturaSolidarietà della propria Regione ( in piemonte-campania-lazio-sicilia- le sezioni attive; le altre via via che si autopropongono nel network)
Tutti gli interessati possono altresì richiedere la documentazione dell APPELLO e della WISHLIST 2019-2020 e il calendario degli Eventi CulturaSolidarietà locali.
———————————–per la redazione -Centriniziativa Disabili – Mirna Delloggi