Di Anna Improta
L’albero è anche mamma
Mi sono sempre domandata come fanno gli alberi a rimanere lì forti, robusti, lì, dove sono nati.
Ricordo che da bambina, quando i miei mi portavano nella casa di campagna, dove a solo pochi metri potevo salire sulla collina, amavo guardare la natura, mi fermavo e cercavo di leggerla, sentirla, toccarla, ero affascinata dal bosco, pieno di luci, di ombre, di brusii, di odori forti.
Si, ricordo ancora l’odore del muschio, o dei funghi dopo un bel temporale…
“Stai attenta se piove scappa subito a casa…” Mi diceva sempre mia madre.
Ma quando pioveva come era bello! mi riparavo sotto le foglie più grandi, ascoltavo il rumore della pioggia e solo quando impetuosi i lampi folgoravano il cielo ed il frastuono dei tuoni attiravano la mia fantasia, solo allora …via, via, come una cerbiatta, scappavo a casa.
Passeggiando amavo vedere gli alberi belli alti forti, ma più di tutto mi incantavo a vedere i piccoli ramoscelli che pian piano crescevano sotto di loro.
Come fanno così piccoli e fragili? Eppure, anche loro riescono a sopportare il peso della pioggia, la rugiada che tutte le notti si appoggia sulle foglie e inesorabile li appesantisce e li rende gelati…
Come fanno quando il vento soffia forte, quando il suo fischio lambisce le foglie, quando le piega, ma non li spezza.
Come fanno a non temere, a resistere? io, piccola cucciolo di uomo, appena ho un problema corro dalle braccia sicure della mamma o dal conforto di una carezza del papà.
Come fanno loro? … sempre questa domanda mi prendeva la testa, ma solo quella volta, che salendo vidi uno spettacolo, sì una scena che ancora oggi ricordo con un senso di emozione forte, capii.
Quella volta, avevo deciso di non tornare a casa, anche se il temporale avanzava sempre di più e i lampi ed i tuoni, avevano preso il sopravvento alla calma del bosco.
Decisi, “amo te albero, voglio conoscere, sapere … io resto con te” Rimasi li in attesa.
Il temporale aumentava sempre di più, i miei abiti erano ormai tutti bagnati, mi misi seduta sotto un forte e grande albero e non potendo far nulla mi abbracciai a quel piccolo ramoscello che spuntava dalle sue radici.
Ma un forte lampo mi illuminò, era vicino a noi… e in quell’istante… una foglia cadde dall’albero maestro e ci coprì, i suoi rami si spostarono in basso e difesero la piccola pianta che nasceva da lui.
Io chiusi gli occhi, e nel riaprirli vidi due forti rami che mi avvolgevano come braccia “ non temere sono mamma”!
Nel portarmi via, mi girai e vidi l’albero, il grande ramo che copriva il piccolo arbusto.
Il ramo grande era pieno di bruciature, ma il piccolo era salvo.
Non dimenticherò mai quella sera, ed ora quando i lampi ed i tuoni rimbombano nel bosco, il mio ricordo è sempre rivolto a quell’albero ed ai sui rami.
Mi sono sempre domandata, come fanno gli alberi a rimanere li forti, robusti … lì dove sono.
Perché anche loro come me hanno delle bracci che li aiutano.
Questa è una fiaba che ho scritto io, ma la passione per gli alberi, la passione per la natura sono realtà, motivo di vita per me.
E a Boscoreale abbiamo coltivato la nostra piccola idea con il progetto de “L’Albero Magico: l’Arte del riciclo” che ha voluto sollecitare con eventi significativi e partecipati la cittadinanza ad una Cultura del Rispetto verso l’Ambiente, per tutelare la salute dall’inquinamento, attraverso un’adeguata raccolta differenziata dei rifiuti, un adeguato riciclaggio dei materiali di risulta. Un impegno che è partito dal 2013/2014 per promuovere e per diffondere il rispetto dell’ambiente.
Il primo evento, è stato il “primo Simposio di Scultura” presentato al pubblico il 22 e 23 dicembre del 2013, l’esposizione di sculture nella piazza del Comune di Boscoreale, realizzate con i materiali di scarto raccolti e accumulati come rifiuti. L’oggetto di scarto è diventato “oggetto utile, rivitalizzato, simbolico, voce attiva per sollecitare l‘attenzione a quanto è possibile realizzare ponendosi da un punto di vista creativo, e non di noncuranza verso gli oggetti e sprechi della vita quotidiana”. (Mirna Delloggi).
Nello spazio “Pala Reale” si è tenuta l’Esposizione Permanente l’Arte del Riciclo: sculture d’autore. La manifestazione si è conclusa con la raccolta fondi per aiutare i bambini vittime di malattie gravi da inquinamento che è stata continuata nel tempo.
In questo progetto si sono coinvolte anche le scuole per sollecitare insegnanti, alunni e studenti a cimentarsi anch’essi nella utilizzazione di materiali di recupero come base per esprimere la propria creatività ed attenzione all’ambiente.
Si sono tenuti poi incontri di educazione ambientale per sollecitare gli studenti a comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente, comportamenti che nascono prima di tutto dalla conoscenza della natura e delle sue bellezze.
Le Scuole hanno aderito con entusiasmo al progetto che è stato sostenuto dal Comune di Boscoreale e dall’azienda Ecologica Ambiente Reale e hanno realizzato eventi che rendessero partecipi gli alunni alle tematiche dell’ambiente e del riciclo.
Ci sono poi stati altri due eventi pubblici che hanno coinvolto l’intera comunità di Boscoreale: l’incontro convegno presso l’Antiquarium Nazionale “Uomo e ambiente nel territorio vesuviano” tra bambini ed esperti, dal titolo “L’albero della vita… i bambini ci interrogano“; e i bambini hanno partecipato con propri manufatti realizzati durante l’anno scolastico alla mostra mercato di beneficenza dall’uso al riciclo: l’arte di arrangiarsi, presso il centro di raccolta “Ambiente Reale” in via Gesuiti – Boscoreale (Na).
Nel 2013 dirigevo l’Azienda Ambiente Reale di Boscoreale ed ho collaborato con la nostra Associazione A.C.P.S ARSDiapason (nazionale) per portare avanti questa idea, che, come geologa, mi ha sempre appassionato.
Oggi, pur non essendo più direttore generale dell’azienda, ho sposato in piena la mission di ArsDiapason, che porta avanti quello che è stato il sogno del prof Bollea, socio fondatore della nostra Associazione, di una città a dimensione bambini, amava molto la natura e specialmente gli alberi, e dava importanza alla qualità della vita dei piccoli pazienti.
Diventata socia ha portato a termine questo progetto e ha organizzato una manifestazione che riconosca il lavoro fatto dall’associazione ArsDiapason e da tutte le scuole di Boscoreale con un evento conclusivo che coinvolga tutti gli attori del progetto.
Tale Chiusura del progetto sarà interamente dedicato ai bambini, che dovranno comporre dei temi (scuola I e II media) o disegni ( 4 e 5 elementare).
Il tema sarà sempre dedicato all’albero magico della vita, dedicato alla nostra natura amata e martoriata. Si intitolerà “Il Mio Albero Magico”.
La manifestazione avrà luogo il 25 maggio 2018 nella sala teatro “Giuseppe Vela”, al Plesso Marchesa, dell’IC 3° Castaldi Rodari, con avvio alle 11, 00.
In quell’occasione saranno premiati i temi ed i disegni che la commissione (1) preposta riterrà meritevoli, premi donati da vari sponsor, o cittadini vicini ai bambini, ai piccoli cittadini boschesi e alla propria città.
Quanto sono importanti gli alberi, sono fonte di vita in mezzo ad una città sempre più inquinata e “cementata”.
Bellissima questa iniziativa perché insegna ai bambini a prendersi cura dell’ambiente mediante il riciclo: il “vecchio” prende nuova vita!!